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  • Padova, 13 e 14 Dicembre, 2005
  • ITIS Severi, Padova
  • Fiorella Operto
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Robotica Spaziale

  • I robot avranno un’importanza fondamentale nell’esplorazione dello spazio a causa:
    • Delle immense distanze e tempi necessari
    • Dell’enorme pericolo per l’uomo
    • Delle minori esigenze rispetto all’uomo

 

Esistono molte evidenti ragioni per le quali risulta più conveniente, nell’impresa di esplorare lo spazio e gli altri pianeti, inviare dei robot al posto degli esseri umani, prima fra tutte la sicurezza. Le tragedie degli Space Shuttle ci hanno infatti insegnato che a tutt’oggi quella degli astronauti è ancora un’attività del tutto pionieristica e carica di rischi, e che ben lontano è ancora il giorno in cui potremo viaggiare nello spazio con gli standard di sicurezza che abbiamo su un treno o su un aereo.

Il secondo punto, fondamentale, è che le normali esigenze dell’uomo come mangiare, bere, respirare e fare attività fisica che sulla terra diamo per scontate, all’interno di una capsula spaziale diventano estremamente dispendiose e delicate. Immaginiamo quindi cosa significherebbe attrezzare un veicolo spaziale in grado di portare degli esseri umani a raggiungere altri pianeti: ci troveremmo a dover predisporre cibo, acqua, medicinali e ogni sorta di supporto vitale per periodi di molti mesi e addirittura anni durante i quali nessun aiuto e supporto esterno potrebbe essere disponibile per i nostri astronauti. Le dimensioni del veicolo spaziale dovrebbero essere così adeguate a tali necessità, con aumento dei costi propri e di quelli del vettore di lancio. Senza contare lo stress psicologico a cui gli occupanti sarebbero sottoposti…

Un robot, invece, non ha esigenze di sorta, e può “dormire” per mesi e addirittura anni senza consumare risorse, per essere poi risvegliato al momento di compiere la sua missione.

Ragionando sulle caratteristiche tecniche delle comunicazioni a così grande distanza, ci rendiamo conto di quale importanza riveste la necessità di dotare i robot di esplorazione spaziale di un forte grado di autonomia. Sulla Terra le comunicazioni via radio, che viaggiano alla velocità della luce, appaiono praticamente istantanee. Un segnale radio dalla Terra alla Luna impiega poco più di un secondo, ma lo stesso segnale radio tra la Terra e Marte impiegherà alcuni minuti, a seconda della posizione reciproca tra i pianeti. Risulta chiaro che in queste condizioni non è possibile teleoperare un robot a così grande distanza, e il controllo che l’uomo potrà esercitare sarà solamente ad alto livello, ovvero l’operatore sulla Terra potrà dire al robot cosa fare, e il robot dovrà autonomamente decidere come farlo.