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Una delle caratteristiche di Roby che abbiamo cercato di ottenere è la sua scalabilità, intesa come possibilità di ampliarne le prestazioni senza travolgerne la progettazione. Quindi possiamo dire che più che un robot, è un sistema di sviluppo robotico., che ne consente l'utilizzo nelle più svariate circostanze.

L'uso della piattaforma hardware e l'architettura software facilitano tale approccio. L'aver scelto un vecchio portatile, dotato di tutte le interfacce, ci permette di applicare tutti i tipi di sensori ed attuatori, cosa che, se avremo tempo quest'anno, incominceremo a sviluppare, oppure sarà eredità della quinta dell'anno prossimo. L'aver scelto poi come ambiente di sviluppo il Visual Basic 6.0 è come avere come automobile una SKODA: non si rompe, non va a 300 all'ora ma ti porta dove vuoi. Inoltre per gli elettronici ha tempi più bassi di apprendimento. Una ulteriore caratteristica è l'implementazione: su Roby gira la parte server, che si occupa di smistare i comandi, sul computer che lo controlla è installata la parte client, che svolge la maggior parte dell'elaborazione. Quindi l'aggiornamento si fa il più possibile senza aprire Roby, se non per montare altri componenti.
Prossime implementazioni:

  1. Rilevamento barriere e dislivelli con correzione automatica
  2. Sensori specializzati: gas, fumo, radioattività, metalli ecc.
  3. GPS e/o indoor control
  4. Line follower
  5. Ritorno alla base
  6. Sostituzione del braccio con uno più preciso