Dopo l'ennesima pantomina delle 8 a La7 o Rai3

Non riesco a parlare di politica se non in termini fisici(deformazione professionale).

I dibattiti si basano tutti su un presupposto: uno scenario dato ed attori che recitano in mezzo ad esso. La sensazione è quella di un gossip appena più sofisticato che parlare di amorazzi, olgettine e cagnolini. Tutto si basa quindi a scontri tra comari, all'interno di un contesto statico e già dato. I fisici chiamano tale fatto cone "indipendente dal background". La crisi delle fisica moderna è proprio questa. La meccanica quantistica e la teoria delle stringhe si muovono proprio su un mondo già dato e non dicono nulla di cosa sia fatto tale palcoscenico. Andare avanti significa far entrare anche il palcoscenico nelle teorie e questo è un tentativo, davvero molto complesso, che cerca, ad esempio, di fare la gravità quantistica. Ma va fatto.

 

 Un altro aspetto è legato ai sistemi fisici ed umani. In questo caso applicherei principi più classici, basati sulla termodinamica, che studia gli scambi di energia tra i sistemi ed all'interno di essi. I sistemi, grosso modo, si dividono tra isolati e non, cioè se scambiano qualcosa con l'esterno ad essi o no. Ebbene, qua le cose si biforcano. Un sistema isolato a lungo andare si uniformizza verso il basso, raggiungendo l'equilibrio termico e la sua impossibilità di evolversi. E' la legge dell'entropia. Morte termica. Se invece non è isolato, può captare che localmente si possa evolvere a scapito di altri pezzi al suo interno oppure no, insomma tutto diventa più dinamico. Ovviamente i sistemi sociali sono di questo tipo. Da qui le dinamiche sociali e politiche, gli scontri tra le classi sociali, le disuguaglianze eccetera.

 Come quindi affrontare il problema dalla pantomima? E' indispendabile mettere in mezzo la natura del palcoscenico. Nel nostro caso specifico, affrontare cosa sia il renzismo. Non volendo ripercorrere tutta la storia d'Italia, ed io non sono uno storico, se non si parte dalla svolta neoliberista e dell'abbandono di un'analisi scientifica delle lotte di classe fatta dal PCI, partendo dall'ipotesi che fosse possibile cambiare il sistema dal suo interno, senza alterarne la sua struttura, non si va da nessuna parte. Ovvero si è nella pantomima del gossip. Naturalmente tale fenomeno è voluto. Senza una reale prospettiva il pubblico di tale spettacolo non può fare altro che indignarsi ed incazzarsi in modo nevrotico ed infelicitante. Come se vedesse x factor, una soap o masterchef. 

Un ipotetico leader della sinistra dovrebbe quindi iniziare a criticare se stesso e tutto il suo mondo prima di parlare. Sottoporre a critica severa e spietata tutto il mondo in cui ha vissuto ed agito. Se invece ammette l'immutabilità del palcoscenico rimane uno tra i tanti attori, magari il più bravo ma sempre tra comprimari. Per questo, as esempio, lo stesso Landini non mi entusiasma, perchè in fondo ache lui accetta le regole già date. 

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