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  • Padova, 13 e 14 Dicembre, 2005
  • ITIS Severi, Padova
  • Fiorella Operto
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Robotica marina

  • Ricerca
  • Off-shore
  • Recupero relitti
  • Difesa
  • Protezione dell’ambiente
  • Archeologia sottomarina
  • Sfruttamento risorse

 

La Robotica Marina è un settore che interessa molti campi applicativi. Il mare copre l'80 per cento della superficie terrestre, ed ha una profondità media di 4mila metri; è dunque l'ambiente più vasto da esplorare, ed il più sconosciuto. Infatti l'uomo si è evoluto sulla superficie bidimensionale del pianeta, quella terrestre: noi siamo bipedi, non abbiamo la possibilità, come esseri biologici, di immergerci in mare per più di qualche decina di metri. Per procedere oltre abbiamo bisogno di sistemi sofisticati, come questo che vedete, il sommergibile Alvin del Woods Hole Oceanographic Institution, che Robert Ballard ha usato per esplorare, tra l'altro, il Titanic. In realtà, le attività che l'uomo può svolgere in mare sono moltissime: soprattutto la ricerca per conoscere questo ambiente che è un enorme ecosistema le cui dinamiche influiscono sul clima della terra e sul sistema biologico generale (infatti, il mare, in quanto il massimo ecosistema terrestre potrebbe diventare un serbatoio alimentare dell'umanità nel prossimo futuro).

Difesa
Non dimentichiamo che la guerra si fa in terra, aria e mare e sotto il mare. Ci sono sommergibili con equipaggio ma anche robot sommergibili.

Protezione ambiente
Quando si verifica un incidente, se vi è da disinquinare e bonificare un'area sottomarina, può essere che l'unico modo per farlo sia mandarvi un robot, soprattutto se vi sono scorie tossiche, radioattive o ad elevata profondità. Per tentare di salvare il mare, sarà necessario inviare macchine intelligenti.