24 - 28 agosto: Ostriconi |
|
|
|
La nostra piazzola nel campeggio. Notare il tavolo, autocostruito. |
Dunque. Arriviamo al Nord della Corsica, poco prima del deserto Des Agriates. Sono solo una cinquantina di chilometri da Corte, di strada semplice ed assolata. L'Ostriconi è un fiume alla cui foce c'è una spiaggia con relativo villaggio turistico-campeggio. Là raggiungiamo dei nostri amici napoletani habituè della zona. Il posto è bello e strategico (Ile Rousse, Calvi, la città medioevale di Lama, il Deserto Des Agriates), anche se la passeggiata a piedi di circa 10 minuti, per arrivare alla spiaggia è da qualcuno ritenuta un pò pesante sotto al sole. Quando arriviamo io e Luciana, sono circa le 13 ed i nostri amici stanno al mare. Il campeggio è grande, diviso dalla piscina e dal ristorante in due grandi zone ben distinte. |
Gli amici raggiunti. Oltre a Claudio ed Anna, che stavano in camper, c'erano Piero e Gigino, molto attrezzati. Questa tappa ci ha consentito di cucinare e mangiare molto bene! |
La spiaggia dell'Ostriconi |
La spiaggia è bianchissima e di grana non molto piccola, il che vuol dire che non attacca ai piedi pur essendo soffice. |
La spiaggia vista dalla strada verso Ile Rousse |
Il mercato coperto di Ile Rousse |
Ile
Rousse è un posto turistico, il che non guasta rispetto all'Ostriconi,
molto più selvaggio. E' una bella cittadina piena di posti confortevoli,
con un mercato coperto economico e con prodotti buonissimi (ottimo pesce)
|
Gigino e Piero, perfetto esempio di organizzazione logistica. Hanno tutti i confort (frigorifero-congelatore, cucina domestica, tutti gli aromi, condimenti). Piero è un ottimo sub.
Ile Rousse di sera con amici |
Il 26 agosto decidiamo di andare al Deserto des Agriates. E' una di quelle cose che ogni "buon motociclista" è tenuto a fare, quasi marcare il cartellino. Nosto scopo è arrivare alla mitica spiaggia di Saleccia, raggiungibile mediante un sentiero sterrato di 12 Km. Della serie: ma chi ce lo fa fare, ma va fatta! Lo scenario del deserto è brullo ma mi aspettavo qualcosa più attinente al nome. |
||
La
strada per Saleccia è orribile, piena
di massi, pietre, fango, sabbia, tutto ciò che può far cadere
o forare. Papessa II se la cava bene, anche se vado piano piano. Una Harley
si smonta pezzo pezzo. Il miglior mezzo è, strano a dirsi ma non
a vedersi, la Vespa 150, autentica scheggia da moto cross. |